Franco Nuti, Opere in rosso

La curiosità verso la sperimentazione spinge l’artista a esplorare nuovi materiali nell’ambito degli assemblaggi.

Nel 1993, dopo la mostra personale a Roma, alla galleria 5-55, Franco Nuti comincia ad utilizzare il cemento come volume, ma anche come collante per trattenere materiali eterogenei. Nascono così opere tridimensionali, caratterizzate da vivaci colate di vernici acriliche rosse, cemento, tele e telai capovolti avvolti in strisce di tela, che rappresentano una fase cruciale nella sua ricerca.

In queste opere, Nuti segna una netta separazione tra un “prima” e un “dopo”, avviando un cambiamento significativo nell’aspetto formale e strutturale delle sue composizioni, introducendo una nuova dimensione che arricchisce e ridefinisce il suo linguaggio visivo.