Franco Nuti, Acquarelli e Carte veline
Franco Nuti avvia nel 1983 una ricerca su una tecnica del tutto personale, che presenta per la prima volta in pubblico nel 1988. Le tele, di varie dimensioni, sono ricoperte di carta velina, la cui superficie si increspa formando un rilievo materico, e dipinte ad acquarello, talvolta combinato con vernici acriliche.
Le opere vengono disposte orizzontalmente, singolarmente o in sequenza di uno, due, tre elementi, a volte leggermente sovrapposte.
Successivamente, per enfatizzare il rilievo, Nuti introduce inserti in cartapesta o segmenti di legno.
Questa tecnica e il suo sviluppo accompagnano l’operato dell’artista fino alla metà degli anni ’90.
Piazza, veduta parziale della mostra Lo spazio dell'utopia
Lo spazio dell'utopia, veduta parziale della mostra
Lo spazio dell'utopia, veduta parziale della mostra
Lo spazio dell'utopia, veduta parziale della mostra
Lo spazio dell'utopia, veduta parziale della mostra
Cattedrale
Lo spazio dell'utopia, veduta parziale della mostra
Senza titolo
Frammento
Senza titolo
Lo spazio dell'utopia, veduta parziale della mostra
Lo spazio dell'utopia, veduta parziale della mostra
Ponte
Notturno
Il pescatore
Uomo allo specchio
La casa