Franco Nuti, Argille crude e terrecotte

Intorno al 2015, la modellatura dell’argilla diventa per Franco Nuti una forma espressiva parallela alle altre, dopo averla esplorata per diciotto anni con altre finalità nella gestione del Laboratorio d’Arte di un Centro Diurno a Roma. 

La svolta arriva con l’invito a partecipare al progetto Specula, nella Chiesa rupestre di Santa Maria in Grotta, in provincia di Caserta, che avvia un processo creativo legato alla manipolazione della creta, materiale finora marginale, dando origine a nuove opere che si radicano rapidamente nella sua ricerca.

Le sculture di Nuti sono realizzate in argilla cruda o cotta, alcune delle quali vengono dipinte con acrilico dopo la cottura, altre subiscono una seconda cottura per il fissaggio il colore.